Scegliere tra i vari prodotti presenti sul mercato, può diventare un’impresa complessa se non si valutano attentamente le caratteristiche che le rendono differenti.
In questo articolo ti fornirò suggerimenti su come scegliere la caldaia a condensazione in 3 mosse, (ed evitare di ritrovarti anche tu con questa espressione dopo aver fatto mille ricerche online).
Se seguirai ciò che sto per dirti, avrai a disposizione gli strumenti più importanti che ti permetteranno di avere delle linee guida necessarie per renderti la scelta più semplice e corretta, che pochi tecnici tengono in considerazione.
Gli aspetti principali a cui devi porre maggiore attenzione sono:
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Potenza e Modulazione di Fiamma
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Portata d’Acqua Calda
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Tipo di Termoregolazione
Una pubblicità di pneumatici aveva fatto di una frase il suo slogan “La Potenza è Nulla Senza il Controllo”.
Questa affermazione è vera in molti ambiti e si adatta molto bene anche nelle nostre case, in fatto di caldaie a condensazione.
Possiamo avere una caldaia con una potenza elevata ma se non riusciamo a gestirla in modo corretto, i risultati saranno negativi, con consumi elevati di gas e guasti frequenti.
La Scelta della Potenza è la prima cosa che va affrontata bene, per farlo va data molta attenzione:
- al tipo di impianto di riscaldamento
- alle dimensioni della casa
- alla quantità e grandezza dei caloriferi
la caldaia, non dev’essere sovra dimensionata.
La tendenza, infatti, è sempre quella di fare calcoli a spanne o addirittura ad occhio ed infine abbondare per stare dalla parte della ragione.
Il problema è che quando si opera con questa misura si spendono più soldi per un prodotto che non potrà mai offrire il massimo delle prestazioni, peggio ancora, i suoi funzionamenti alla massima potenza per periodi brevi non faranno altro che anticipare problemi di cattivo funzionamento, causato da forti stress di tutte le componenti della Caldaia.
Considera che la potenza necessaria effettiva per l’impianto di riscaldamento di solito è sempre 1/3 della caldaia.
Le dimensioni della casa ed il tipo di isolamento hanno un ruolo anch’esso importante per il dimensionamento, ma la cosa che spesso viene sottovalutata è la grandezza e la quantità dei caloriferi, ma questo argomento lo approfondirò in maniera più chiara dopo.
Allora mi chiederai, perchè le caldaie che ci sono in commercio sono così potenti?
Per riuscire a scaldare l’acqua calda sanitaria, che ha bisogno di essere pronta alla temperatura richiesta in tempi veloci.
Ma NON tutti i mali vengono per nuocere.
Spesso ci si lamenta del fatto che le caldaie a condensazione sono più costose, di seguito però voglio mostrarti come una migliore tecnologia applicata a questi nuovi prodotti, sia in grado di spezzare una lancia a loro favore.
La modulazione di fiamma è la capacità del bruciatore, grazie ad un’elettronica più sofisticata, di modulare la sua potenza in base a quelle che sono le reali necessità dell’impianto.
Questo aspetto, come la giusta potenza, contribuisce a farti risparmiare un altro bel po di soldi sui consumi di gas.
Scegliere una caldaia con queste caratteristiche è molto utile a contrastare gli eventuali sovradimensionamenti di potenza, scelti per avere una caldaia che abbia migliori prestazioni sul sanitario.
Infatti la massima potenza verrà sprigionata quando usi l’acqua calda, mentre quando la caldaia lavora in riscaldamento si modulerà in funzione delle reali esigenze dell’impianto.
Riprendendo il discorso interrotto prima, quando ci si appresta a valutare il tipo di caldaia, si deve fare attenzione oltre alle dimensioni dell’abitazione, al grado d’isolamento delle pareti ed alle dimensioni dei caloriferi.
Tra queste la più importante è proprio la grandezza dei caloriferi, più sono grossi infatti, maggiore sarà l’acqua necessaria da far circolare all’interno dell’impianto, per fare questo è necessario valutare bene la caldaia più adatta.
Purtroppo non tutte le caldaie a condensazione sono dotate di modulazione (che dev’essere almeno di 1:7), siccome il prezzo è più basso in quelle che ne sono sprovviste, le caldaie con modulazione vengono proposte con minor frequenza per vincere la battaglia del prezzo e per essere più competitivi, così facendo però sappi che non stanno facendo un favore a te, ma stanno tutelando i loro interessi.
Per valutare insieme, nel miglior modo, quali possano essere le soluzioni più efficaci inserisci i tuoi dati!
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Il 2° aspetto che devi valutare con attenzione è la Portata d’acqua calda, anche qui non si può generalizzare dato che ogni situazione va vista a seconda delle esigenze e abitudini della tua famiglia.
Più volte ho affrontato questo discorso nel blog perchè lo reputo importante in termini di comfort.
Ti è mai capitato di essere in ritardo la mattina e dover aspettare che tua moglie finisca di fare la doccia per poter utilizzare l’acqua calda per farti la barba?
Se la caldaia è stata dimensionata in maniera corretta non ci saranno problemi, altrimenti uno dei due dovrà aspettare. Ed aspettare quando si ha fretta genera parecchio stress, che può essere evitato, dato che non è un buon metodo per iniziare bene la giornata.
Per dimensionamento in maniera corretta intendo che la caldaia, per poter gestire tranquillamente la contemporaneità di utilizzo di acqua calda, deve avere una portata di circa 14lt/minuto con un deltaT di 30°C .
Dove il Delta T sta ad indicare la differenza di temperatura tra, l’acqua fredda che entra in caldaia a quella che esce una volta scaldata, esempio:
se all’ingresso in caldaia l’acqua è di 10°C, i 14lt/minuto saranno garantiti con una temperatura al rubinetto di 40°C.
Ci sono poi situazioni dove serve una portata maggiore, perchè magari i componenti della famiglia sono più numerosi, ci sono più bagni e quindi si ha la necessità di dover utilizzare contemporaneamente due docce.
Per ovviare a questo problema di solito si valutano caldaie con un serbatoio integrato, che di solito variano dai 45 ai 60 lt., se poi i consumi sono molto più frequenti sarebbe interessante a livello di risparmi prendere in considerazione un eventuale solare termico. Ma su questo argomento farò un articolo dedicato, dato che gli argomenti da affrontare sono diversi e non vorrei confonderti mettendo troppa carne al fuoco.
Per valutare insieme, nel miglior modo, quali possano essere le soluzioni più efficaci inserisci i tuoi dati!
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La Termoregolazione, aspetto molto spesso sottovalutato, ha un ruolo decisamente importante nella gestione dell’intero impianto, se non hai un buon sistema di controllo la caldaia non saprà mai con precisione quanto e come deve andare.
Per fare questo hai 2 alternative, usare un buon cronotermostato settimanale oppure un cronotermostato con centralina climatica.
Il cronotermostato settimanale ti permette di regolare le temperatura di casa in base agli orari più comodi più comodi per te nell’arco della giornata, 7 giorni su 7, cioè puoi impostare orari diversi in ogni giorno della settimana.
Mentre quello con centralina climatica oltre ad avere le stesse funzioni del precedente, include nel caso di presenza di caldaia con modulazione, la funzione per farla lavorare in maniera più costante facendogli diminuire la sua potenza man mano che ci si avvicina alla temperatura impostata, tutto questo è possibile ad un’elettronica che dialoga con la caldaia.
Altro aspetto interessante di quest’ultima tipologia di comando è che conoscendo gli orari di impostazione lei fa in modo che la caldaia raggiunga le temperature funzionando a ritmi bassi, anticipando o ritardando accensioni e spegnimenti, in modo da poterti far risparmiare sui consumi.
Se il primo dispositivo è indispensabile, il secondo è un ottimo sistema per tenere controllata la temperatura di casa, MA, non commettere anche tu l’errore di far abbassare troppo la temperatura quando sei assente.
Se lo fai, sottoponi la caldaia a ritmi forzati per poter riportare la temperatura ai valori desiderati.
Non fare Anche Tu Come Giovanni……
Giovanni è una persona che conosco (il nome è di fantasia ma i suoi modi non lo sono), che mi ha raccontato di avere delle bollette di gas molto alte.
Approfitto dell’argomento appena trattato per raccontarti una storia reale, che ho avuto modo di approfondire parlandoci e ponendogli qualche domanda.
Giovanni è un pensionato che vive con la moglie ed un figlio quasi laureato, che durante le giornate ha comunque un lavoro che gli fa passare poco tempo in casa.
Tutti e tre vivono in una casa semi indipendente al piano terra, con un isolamento mediocre e senza doppi vetri.
Giovanni possiede una caldaia con il bollitore integrato, che aveva acquistato anni fa quando anche gli altri due figli, prima di sposarsi vivevano nella casa, e, tre figli maschi ne consumano di acqua calda.
Quindi per non rimanere mai senza aveva optato per questa soluzione, col passare del tempo però, come ti dicevo i figli più grandi se ne vanno e Giovanni si ritrova un sacco di acqua calda pronta che non viene utilizzata.
Purtroppo mantenere il bollitore da 120lt con acqua sempre calda escaldare una casa con parecchie dispersioni richiede un costo in termini di gas non indifferente.
Ma Giovanni che non si perde d’animo escogita un piano….
Decide che tutto sommato la caldaia può rimanere spenta durante le ore centrali della giornata e funzionare un paio d’ore la mattina ed un paio la sera, se poi fa molto freddo allora l’accende anche un’oretta il pomeriggio.
Purtroppo per Giovanni le cose non hanno un miglioramento così interessante.
Mi confida che riesce a risparmiare circa un 20% di gas con questo sistema e ne è soddisfatto. La sua bolletta media a bimestre durante il periodo invernale si aggira sulle 600€.
Alla mia domanda, “Ma come fai se volessi, o avessi l’esigenza di farti una doccia adesso?”
La sua risposta è stata “Niente, aspetto più tardi, verso le 18:30 accendo la caldaia così inizia a scaldare i caloriferi, e poi serve l’acqua per lavare i piatti dopo cena, e ne approfitto per farmi la doccia!”
Questa sua risposta mi ha fatto capire da dove provenissero i risparmi.
Ho cercato di porre due domande a Giovanni sperando di portarlo a capire dove stava l’inghippo.
Ma niente da fare, il fatto che lui utilizzi la caldaia in questo modo lo porta a pensare che sia l’unica soluzione sensata.
Purtroppo non sono dello stesso parere, mi sono reso conto che Giovanni per ridurre i consumi è dovuto scendere a due compromessi.
- Limitare l’utilizzo dell’acqua calda solo in determinati orari (docce incluse).
- Avere durante il giorno temperature diverse in casa.
Infatti crede di aver apportato un risparmio, ma l’ha ottenuto solo limitando l’utilizzo della caldaia a poche ore durante la giornata.
Praticamente al di fuori degli orari di funzionamento, non ha acqua calda.
Lo credo anch’io che ha ridotto i consumi, ma non è questa la strada giusta.
In più, rinunciando ad una temperatura costante durante l’inverno, oltre a penalizzare il Comfort rischia di avere problemi di muffa all’interno della tua abitazione.
Il fatto di avere dei funzionamenti così discontinui, impongono alla caldaia delle accensioni alla massima potenza, i consumi maggiori si hanno quando devi completamente riscaldare l’acqua anzi che tenerla calda.
Così facendo durante il giorno la casa e i muri si raffreddano e per rialzare la temperatura a valori accettabili la caldaia deve spingere al massimo, dopodichè una volta spenta si rimette in moto lo stesso meccanismo.
E’ per questo motivo che consiglio sempre ai miei clienti di evitare di far scendere troppo la temperatura, altrimenti succede quello che abbiamo appena visto.
Serve molta più energia per riportare in temperatura un ambiente o un bollitore rispetto alla fase di solo mantenimento. Ma questo aspetto purtroppo è contro intuitivo e viene poco valorizzato, ma chi ha provato a rispettare questi piccoli dettagli ha riscontrato dei miglioramenti, sia nei consumi che in un miglior comfort.
Se ti ritrovi anche tu in questa situazione e sei curioso di conoscere i consigli che ho dato a Giovanni, per liberarsi definitivamente da queste catene che gli impongono orari prestabiliti per farsi la doccia, temperatura di casa altalenante e spese eccessive di gas, allora non devi fare altro che compilare il modulo che troverai premendo il pulsante qui sotto.
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Spero tu abbia trovato degli spunti interessanti, ho cercato di mantenere un linguaggio meno tecnico possibile, dato che questo blog si rivolge alle persone non addette ai lavori, se così non fosse e ritieni ci siano aspetti poco chiari non esitare a segnalarmelo.
P.S. Anche i complimenti sono ben accetti, non solo le critiche 🙂 , non essere troppo parsimonioso, il risparmio avremo modo di applicarlo in altri contesti, sui consumi di gas ad esempio.
Ti aspetto nei commenti, a presto!
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Io ho una caldaia a condensazione con termosifoni tradizionali e senza sonda esterna. Non so come impostare il cronotermostato e la mandata.
Ciao Stefano, in teoria è un’operazione che dovrebbe farti l’installatore o il centro assistenza, su questo non riesco ad aiutarti se non uscendo di persona!