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Il Trucco Segreto Per Togliere l’Aria nei Caloriferi, Poco Conosciuto!

Mago di OzLa buona circolazione dell’acqua nell’impianto di riscaldamento è indispensabile per dare un funzionamento efficace allo stesso, per fare questo è necessario assicurarsi l’assenza di aria al suo interno, affinchè i caloriferi scaldino in maniera uniforme.

Se anche tu hai riscontrato una temperatura diversa toccando varie parti del calorifero, in questo articolo troverai un trucco per eliminarla del tutto, utilizzando una tecnica diversa che pochi idraulici realmente conoscono.

***Se invece non hai intenzione di eseguire Tu stesso le operazioni sotto elencate, scorri fino in fondo all’articolo dove troverai un’offerta a Te dedicata.

Questa tecnica la chiamerò con il “Metodo Perici”, che è il nome dell’azienda per la quale ho lavorato per parecchi anni in passato, periodo in cui il titolare mi ha insegnato questo sistema, che riesce a risolvere anche le situazioni più gravi, dove l’eliminazione dell’aria diventa veramente difficile.

Perchè, pochi idraulici la conoscono ? ti chiederai…..

Devi sapere che nel nostro settore c’è stato un vuoto temporale di trasmissione di tecniche ed esperienze trasmesse dai Vecchi Trumbè che ne sapevano veramente tante su come realizzare gli impianti.

La prassi era: andavi a bottega, facevi la gavetta di due anni come apprendista (passavi solo gli attrezzi e prendevi qualche calcio nel sedere), diventavi operaio ma per almeno altri 3 anni facevi piccoli lavoretti ed assistevi sempre la persona più anziana che ti stava insegnando, stavi zitto e imparavi…

Quella era la normalità.

Questo vuoto è stato creato dagli anni ’90 in poi dove l’edilizia  cresceva in maniera massiccia ed iniziava a richiedere una quantità molto alta di idraulici per realizzare impianti nelle nuove costruzioni, che avevano preso il via con il boom edilizio.

Questa forte richiesta ha generato una domanda che il mercato non era pronta a soddisfare, i più temerari anche se con pochi anni di esperienza si sono lasciati prendere dall’opportunità buttandosi a capofitto nella creazione di nuove aziende giovani.

Questo passaggio ha contribuito a far nascere aziende con poca esperienza, ma complici del fatto che anche i prodotti per realizzare gli impianti rendevano le installazioni più semplici con attrezzatura minima, la soglia di accesso a questa nuova avventura era diventata più facile.

Usando tubi in plastica anzichè in ferro come in passato, bastava aver rubato un pò il mestiere in cantiere ed il gioco era fatto!

Questo cambiamento ha creato molte nuove aziende, audaci ma poco preparate a livello tecnico! NON avendo rispettato i tempi adeguati per ricevere il “Sapere dei Vecchi”.

Risultato di questi cambiamenti, anche se gli impianti sono stati fatti con materiali più moderni, molte volte ho riscontrato che non venivano rispettate le leggi e le tecniche base, indispensabili per una corretta installazione, tubi che salgono e scendono che creano sacche o bolle d’aria difficili da eliminare.

Quando quest’aria non riesce ad essere smaltita, impedisce la buona circolazione dell’acqua, di conseguenza, passando meno acqua nel calorifero, questo, scalda meno e male.

Insomma, consumi di più e hai minor comfort negli ambienti!

L’unico modo per eliminare completamente l’aria nelle tubazioni è quello di effettuare uno sfiato incrociato.

Mi spiego meglio, prima di procedere, però, leggi fino in fondo.

Lascia che ti elenchi le operazioni che devono essere fatte, ma devi rispettare obbligatoriamente questo ordine:

  1. Spegni la caldaia ed aspetta che si fermi la pompa
  2. Chiudi la valvola e il detentore di tutti i caloriferi di casa
  3. Controlla che ci sia pressione nell’impianto
  4. Procedi con l’eliminazione dell’aria

Spegni la caldaia e assicurati che la pompa smetta di circolare, le caldaie hanno delle protezioni che continuano a far girare la pompa fino a che l’acqua dell’impianto scende di temperatura, questa protezione serve ad evitare surriscaldamenti in caldaia.

Se la pompa sta funzionando potrebbe renderti meno efficace questa operazione, dato che continuerebbe a mandarti in giro l’aria.
Per sicurezza dopo aver spento la caldaia attendi una ventina di minuti prima di procedere con la fase successiva.

Nel calorifero ci sono due valvole, una sopra con maniglia ed una sotto con un cappuccio (chiamato detentore), tolto il cappuccio a seconda della marca e dell’età potrai trovare una vite o a taglio o a brugola, ti servirà quindi il cacciavite adatto o la chiave a brugola (quelle fatte a L esagonali), fai il giro di tutti i caloriferi di casa e chiudili, per chiudere ruota sempre in senso orario!

Sotto alla caldaia c’è un rubinetto con una manopola, di solito nera, che serve per inserire acqua nell’impianto di riscaldamento, a seconda della marca della caldaia puoi trovarlo a destra o a sinistra, non confonderlo con il rubinetto dell’acqua fredda che entra in caldaia.

Il riempimento dell’impianto andrà fatto spesso, dato che durante le fasi di scarico dell’aria la pressione scenderà, se riesci ad avere una persona che faccia il reintegro al posto tuo mentre sei impegnato con i caloriferi sarebbe meglio, altrimenti non disperare, tra un calorifero e l’altro prenderai una pausa per fare questa operazione.

Ora armati di, secchio, straccio e contenitore capiente adatto come misura per raccogliere l’acqua che uscirà dallo sfiato (quella valvolina posta in alto).

Vai al primo calorifero, apri solo la valvola superiore ed inizia a sfiatare…

Porta pazienza devi farne uscire un bel po’, circa 35-40 secondi con lo sfiato aperto al massimo.

Chiudi lo sfiato, chiudi la valvola superiore e passa a quella inferiore, aprila….

Prima di riaprire lo sfiato controlla la pressione in caldaia, non farla mai scendere sotto allo 0,5 bar, lo vedi dal manometro posto sulla caldaia.

Apri ancora lo sfiato e scarica per 35-40 secondi.

A questo punto nel calorifero appena sfiatato puoi lasciare le due valvole aperte, sia quella sopra che quella sotto, ricordati però di chiudere bene il valvolino di sfiato.

Ora, devi ripetere l’operazione per ogni calorifero di casa…

Non dimenticare di tenere sempre controllata la pressione dell’impianto, che potrai aumentare aprendo il rubinetto sotto la caldaia, sentirai il rumore dell’acqua entrare e vedrai la lancetta del manometro salire.

La pressione corretta da mantenere nell’impianto è di 1,5 bar.

Se hai uno o più caloriferi in casa che senti non funzionano correttamente puoi iniziare da lì o addirittura fare solo quelli.

Finita l’intera operazione controlla che:

  1. La pressione in caldaia sia di 1,5 bar
  2. Le valvole dei caloriferi siano tutte aperte
  3. Le valvole di sfiato siano ben chiuse

Ora, dopo tutte queste verifiche puoi riaccendere la caldaia, attendi che tutti i caloriferi si siano scaldati e controlla se ci sono stati dei miglioramenti.

Questa operazione puoi farla ad inizio stagione oppure durante il funzionamento invernale.

Dato che la stagione invernale è terminata potrai svolgere questo tipo d’intervento ed avere l’impianto a posto per il prossimo inverno.

Se hai intenzione di fare dei lavori, tipo sostituire i caloriferi o smontarli per riverniciarli, esegui l’eliminazione dell’aria solo dopo aver fatto tutto!

Spero che questo post ti sia d’aiuto per migliorare questo tipo di problema, se così fosse o dovessi riscontrare dei problemi fammelo sapere nei commenti qui sotto, mi interessa realmente sapere come migliorare la qualità dei post!

A presto!

P.S. Il contenuto di questo articolo serve per eseguire una manutenzione ordinaria efficace, frutto della mia esperienza sul campo, se segui alla lettera i passaggi indicati risolverai il problema di eliminazione dell’aria nell’impianto.

P.P.S. Tutti i casi che richiedono altre problematiche al di fuori dell’aria nell’impianto non verranno trattate qui per 2 motivi principali,

1) gli impianti vanno visionati e vanno gestiti a livello di manutenzione solo da persone specializzate, è vietato il fai da te che potrebbe causare dei danni all’impianto stesso, alla tua casa o peggio ancora alla tua famiglia.

2) i problemi sull’impianto vanno visionati di persona tramite sopralluogo, benchè mi sia capitato varie volte nei commenti qui sotto, di indicare soluzioni al problema le verifiche devono essere fatte da tecnici qualificati, se hai bisogno di una verifica e sei della zona di Milano o Monza puoi richiedermela a info@caldaiasemplice.com

 

————————————— LEGGI CON ATTENZIONE: ————————————–

Dopo molte richieste abbiamo deciso di renderti la vita più semplice dedicandoti un servizio di

“SOS Sfiato Aria nell’Impianto di Riscaldamento!”

  • Hai l’impianto che NON rispecchia gli esempi riportati.
  • NON hai voglia di eseguire Tu stesso il lavoro per paura di peggiorare le cose.
  • NON hai tempo da dedicare a questo tipo di operazione.
  • Preferisci affidarti ad un Professionista che possa darti qualche suggerimento in più.
  • Sei di Milano/Monza o provincia.

Se Ti rispecchi in una di queste condizioni e preferisci affidare il lavoro a Noi in modo da essere più tranquillo e sicuro che le procedure elencate qui sopra vengano eseguite alla perfezione, allora Ti consiglio di visitare questa pagina dove troverai maggiori informazioni su prezzi e modulo di contatto con delle condizioni a Te Riservate!

 

 

126 commenti su “Il Trucco Segreto Per Togliere l’Aria nei Caloriferi, Poco Conosciuto!”

  1. Ho sostituito la caldaia Beretta 30 kW con boiler e ricircolo con una murale Ariston classe o 28 FF senza. Boiler e senza ricircolo,ma la portata di acqua al rubinetto è diminuita del 60%,come è possibile? Ho pulito le tubazioni in acciaio di 25 anni con acido,ho l’autoclave tarato da 2 a. 4 bar,ma la situazione e’ sempre uguale! Ho pulito tutti i filtri anche quelli dei flessibili!
    Qualche consiglio dalla tua esperienza.Grazie per tutti i preziosi consigli che ci dai!

    1. Ciao Luciano, purtroppo il passaggio da caldaia con boiler a caldaia istantanea comporta un cambiamento di prestazioni che andavano verificate e affrontate prima della sostituzione. Considera che le portate tra i due prodotti cambiano notevolmente, questa penalizzazione sulla nuova caldaia è sicuramente in parte dovuto alle perdite di carico che incontra l’acqua che transita nello scambiatore, diverse dalla precedente dove l’acqua entrava direttamente nell’accumulo e poi veniva scaldata.
      Quindi di base abbiamo 2 fattori che incidono sulla diminuzione, 1) perdite di carico nello scambiatore, 2) sezione di passaggio inferiore che rallenta la distribuzione.
      Purtroppo senza elementi visivi di come è stata installata la caldaia e di com’è l’impianto attuale non riesco a dirti altro.
      L’unica cosa che possiamo fare, se sei della zona di Milano è effettuare una visita in modo da avere un quadro più chiaro e capire come intervenire.

      A presto!

  2. ciao, scusa il disturbo, ma ho un problema con una caldaia “FERROLI”, ogni 2/3 giorni devo ripristinare l’acqua dei termosifoni, I termosifoni sono solo 3 , il tecnico mi ha detto che potrebbe essere l’impianto, ma ho guardato il collettore, i termosifoni, sotto la caldaia, ma nessuna perdita – Che potrebbe essere?

  3. Salve, abito a piano terra in un condominio con caldaia centralizzata e ho 5 termosifoni del 2002. Vorrei ricapitolare le operazioni da fare per non sbagliare.
    1. Spegere tutti i termosifoni dal termostato che ho in casa.
    2. Aspettare che diventino freddi
    3. Portare a 0 tutte le manopole dei radiatori
    4. Chiudere tutte le valvole nella parte bassa dei radiatori chiamate detentori girando con la chiave a brugola in senso orario (verso l’interno) per diminuire il flusso in uscita.
    5. Scegliere un radiatore.
    6. Portare la manopola a 5
    7. Aprire la rotellina di sfiato e sfiatare
    8. Portare la manopola a 0
    9. Riaprire in senso antiorario il detentore e sfiatare di nuovo aprendo la rotellina superiore
    10. Chiudere il detentore
    11. Ripetere l’orepazione per tutti i radiatori
    12. Dopo aver finito riaprire tutti i detentori e portare a 5 le manopole

    Così va bene? Posso fare l’operazione di notte quando la caldaia è spenta? In 10 anni non ho mai agito sul detentore.

    1. Ciao Erik, sì esatto la procedura che hai indicato è quella da fare.
      Sarebbe meglio eseguire l’operazione quando l’impianto è fermo, se durante il giorno è sempre attivo devi attendere il suo spegnimento.

      Fammi sapere i risultati ottenuti… a presto!!

      1. Di giorno posso spegnere i termosifoni dal termostato ma di notte sono sicuro che la caldaia è spenta perchè anche se accendo il termostato i termosifoni non vanno.

  4. Salve, ho effettuato la procedura ma ho fatto due errori: ho dimenticato di chiudere in un solo termosifone il detentore (un termosifone al piano terra) e ho fatto sfiatare al primo piano un termosifone facendo scendere la pressione sotto gli 0,5 bar. nel momento in cui ho constatato che al primo piano avevo lasciato il detentore aperto, ho provato ad eseguire la procedura comunque, lasciando uscire l’acqua con la valvola aperta e il detentore chiuso. L’acqua è uscita, ma pochissima. Dopodiché ho provato ad aprire il detentore e a far sfiatare e l’acqua usciva regolarmente. Ho voluto verificare e capire perché con il detentore chiuso in quel termosifone non uscisse più acqua. Ho dunque chiuso nuovamente valvola e detentore e aperto la valvola superiore e poi lo sfiato. Dallo sfiato è uscita pochissima acqua, come se fosse terminata. Posso lasciare la valvola di sfiato aperta che da lì non esce né aria nè acqua. Come si spiega? Devo intervenire perché ho determinato dei danni? Grazie mille

    1. Ciao Gianni,
      probabilmente nella valvola in questione c’è dello sporco che ostruisce il passaggio.
      Consiglio, quando esegui lo sfiato nel calorifero accertati che la pressione in caldaia sia a 1,5bar dopodichè vai nel radiatore in cui hai avuto problemi, tieni chiuso il detentore e durante lo sfiato prova ad aprire e chiudere più volte la valvola.
      Se c’è dello sporco nella valvola dovresti riuscire a smuoverlo, se invece lo sporco è nella tubazione che arriva alla valvola sarà necessario fare un lavaggio dell’impianto per pulire.
      A presto!

  5. buonasera,
    ho una casa a due piani con la caldaia posizionata nella soffitta (punto più alto), ci sono 2 valvole di zona (una zona giorno e una zona notte) posizionate al primo piano. Mi chiedevo durante l’operazione le valvole di zona devono essere aperte, giusto?
    grazie

    1. Ciao Pier Paolo, si certo… le valvole di zona devono restare aperte in modo che l’acqua e l’aria circolino liberamente.
      Tienimi aggiornato sugli sviluppi.
      A presto!

      1. buongiorno Ivan,

        dopo aver seguito i tuoi consigli l’impianto ha funzionato benissimo (termosifoni caldi sopra e sotto e gorgoglii spariti).
        dopo qualche giorno però i termosifoni al piano inferiore hanno ricominciato a scaldarsi a metà, mentre quelli al piano superiore (più vicino alla caldaia) vanno bene. Ho fatto caso una sera che quando spengo l’impianto e le valvole di zona chiudono il gorgoglio si ripresenta. E’ possibile che la “strozzatura” che crea la valvola faccia formare aria??

  6. Salve,

    per fare rimettere in pressione l’impianto dopo lo sfiato di ogni termosifone si deve usare il rubinetto nero sotto la caldaia o quello per immettere acqua fredda in caldaia?

    Grazie
    Giacomo

    1. Ciao Giacomo e benvenuto, sotto la caldaia c’è un rubinetto che sporge proprio dal corpo caldaia che serve per il reintegro, a volte la maniglia è rossa altre volte invece nera, non devi utilizzare la valvola posta sul tubo di ingresso in caldaia dell’acqua fredda.

      A presto!

    1. Ciao Patrizio, esegui lo stesso procedimento, chiaramente chiuderai solo la valvola e basta, dato che nel tuo caso non hai il detentore.
      Tienimi aggiornato sulle novità!!

  7. Ciao Ivan,
    veramente preziosi i tuoi consigli, grazie del tempo che spendi per rispondere a noi profani 🙂
    Io ho l’impianto condominiale centralizzato, abito all’ultimo piano (8°) e avendo ristrutturato ho un mix di vecchi termosifoni in ghisa e nuovi tubolari in acciaio, di quelli alti fino a 2,10 mt.
    Problema di bolle d’aria in quelli d’acciaio, me li hanno sfiatati e sembrava che andasse bene, la scorsa settimana (a impianto carico e funzionante) ho dovuto smontarne uno per fissarlo meglio alla parete, e poi lo abbiamo rimontato.
    Ora ho di nuovo il “gorgoglio” dovuto a bolle d’aria su almeno 3 termosifoni, ieri ho provato a sfiatarli un po’ ma continuano a gorgogliare. Il consiglio che ti chiedo è semplicissimo, e sarà utile a tutti coloro che devono fare lo stesso lo sfiato con impianto centralizzato: valvola graduata superiore e detentore inferiore, durante le operazioni, devono essere tutte chiuse (su tutti i caloriferi?) o tutte aperte?
    Grazie

    1. Ciao Umberto, a maggior ragione avendo un impianto centralizzato e avendo fatto dei lavori di modifica collegamenti caloriferi è importante che esegui gli step come indicati, tralasciando ovviamente la parte relativa allo spegnimento della caldaia.
      Molto probabilmente le tubazioni che partono dalla colonna del centralizzato ed arrivano al radiatore hanno dei problemi sulle pendenze, il che rende maggiormente difficoltoso lo smaltimento dell’aria, chiudi tutte le valvole ed esegui lo sfiato tenendone aperta solo una alla volta, vedrai che risolverai sicuramente, altrimenti in fondo all’articolo trovi un link con informazioni più dettagliate nel caso avessi bisogno di aiuto.
      A presto e fammi sapere come va!

      1. Grazie della risposta, però adesso mi metti in crisi quando dici “chiudi tutte le valvole ed esegui lo sfiato tenendone aperta solo una alla volta” 🙂
        Significa che sul singolo radiatore dove devo sfiatare l’aria la valvola graduata dovrà essere aperta?
        Avevo capito che la valvola doveva essere chiusa (tacca 0) e che dovessi aprire gradualmente il detentore inferiore facendo uscire aria+acqua fino a quando non diventa solo acqua fluida…
        Scusa ma sono veramente profanissimo 🙂

        1. Ciao Umberto, scusami non volevo confonderti maggiormente le idee, segui passo passo la guida descritta nell’articolo, chiudi valvole e detentori di tutti i caloriferi.
          Vai nel primo calorifero apri la valvola e sfiata, finita l’operazione chiudila (rimettila sullo zero) e apri il detentore e sfiata… chiudilo.
          Ripeti l’operazione in ogni calorifero di casa….. non aver paura a sfiatare, fai uscire più acqua possibile in modo da eliminare bene le bolle d’aria.
          Fammi sapere gli sviluppi!!

          1. Gli sviluppi sono…..ottimi!
            Ora a casa mia regna il silenzio, tutti i caloriferi sono silenziosi.
            Che dire senza cadere nel banale: grazie, sei stato gentilissimo 🙂
            Ciao
            Umberto

            1. Ciao Umberto, semplicemente fantastico, sono contento tu abbia risolto completamente il problema, questa è l’ennesima conferma!!
              A presto!

    2. Ciao ivan io ho i caloriferi in ghisa,quei 2 piu grandi non mi riscaldano per niente la parte sotto cioe lacqua calda dalla mandata sopra arriva…pero non riesce a scendere giu ed andare via nel imppianto,o smontato i caloriferi che pesano come dei macigni,lo tirati in giardino ed li o lavati con la canna dentro,o spurgato bene le mandate dei caloriferi sotto e sopra,ma non ce niente da fare…lacqua calda arriva sia sopra che sotto ma non vuole entrare o uscire per circolare bene nei due caloriferi che non mi vanno,gli altri di dimensioni piu piccoli vanno bene.mi potresti aiutate sul da fare…grazie mille aspetto una tua risposta ciao e buona serata michele

      1. Ciao Michele, purtroppo così come mi hai descritto, capisco lo sconforto, ma non riesco ad aiutarti dato che le cause vanno individuate a seconda di vari fattori che vanno analizzati sul posto, se sei di Milano o provincia possiamo concordare un’uscita e valutare le cause del problema in modo da risolvere, puoi scrivermi a info@caldaiasemplice.com
        A presto!

        1. Ciao Ivan COMPLIMENTI per i vari consigli veramente EFFICACI.Volevo chiederti un CONSIGLIO poiché non saprei come procedere riguardo ad una cosa.Ho le VALVOLE TERMOSTATICHE su tutti i CALORIFERI in GHISA della casa impostati sul 3(20 gradi).Ma di solito avendo le VALVOLE TERMOSTATICHE su tutti i caloriferi almeno 1 deve essere per forza sul 5 totalmente aperta?POICHÉ il CIRCOLATORE potrebbe trovare IMPEDIMENTO nel momento in cui tutte le VALVOLE TERMOSTATICHE arrivate a temperatura chiuderebbero?..

          Il mio quesito quindi è: 1) posso lasciare tutte le VALVOLE TERMOSTATICHE di tutti i termosifoni a 3..oppure

          2)per forza almeno una valvola TERMOSTATICA deve essere obbligatoriamente al valore 5 (totalmente aperta?),In quanto il CIRCOLATORE continuerebbe a funzionare nonostante le TERMOSTATICHE che CHIUDENDOSI avendo raggiunto il valore di 3 (20 gradi), farebbero trovare l’impedimento al circolatore che continuando a voler far circolare acqua troverebbe chiuso l’impianto e quindi il CIRCOLATORE si DANNEGGEREBBE in quanto funzionando si sforzerebbe trovando chiuso?..in attesa di sapere ..TI RINGRAZIO per la risposta..

          1. Ciao Andrei e grazie per i complimenti, sì esatto la seconda opzione è quella corretta per evitare che con il tempo le varie sollecitazioni alla pompa rischino di anticipare la sua rottura, normalmente si tende a lasciare la valvola termostatica siulla posizione 5
            nel calorifero del bagno, ambiente che ha maggior bisogno di caldo ?
            A presto!

    3. complimenti, per la PRIMA VOLTA sono riuscito ad eliminare gli insistenti rumori di gocciolamento che non mi davano pace nemmeno dopo il normale sfiato

    4. Ciao ivan , ho intenzione ho necessità di far passare le tubazioni del riscaldamento nel controsoffitti , ho una caldaia a pellet , mi dicevano e ho anche immaginato che queta operazione potrebbe creare problemi di bol.e d’aria, hai qualche suggerimento da darmi prima di installare tutto , in attesa di auguro un buon 2018 Antonello

      1. Ciao Antonello, nel tuo caso specifico l’unico modo per realizzare un’impianto con le linee a soffitto è quello di dare la pendenza giusta alle tubazioni inserendo nei punti più alti degli sfiati automatici in modo che le bolle d’aria vengano smaltite in maniera autonoma, senza questo accorgimento rischi di avere un impianto che ti darà un sacco di problemi di circolazione.
        Tanti auguri anche a te per un buon 2018…. a presto!

      1. Ciao Massimo, purtroppo in assenza di sfiati nei radiatori servirebbe un’ispezione dell’impianto più approfondita per capire se si possono aggiungere o trovare una soluzione alternativa, così senza sapere non riesco ad aiutarti, se sei di Milano o provincia possiamo concordare un’uscita e valutare meglio scrivendo a info@caldaiasemplice.com
        Intanto ti faccio tanti auguri di Buon Anno!!

    5. Ciao io ho un termosifone che rimane più freddo degli altri. Io però non ho una valvola sopra e una sotto. Ne ho duè sotto, una a destra e una a sinistra tutte e due non hanno un rubinetto ma hanno uma valvola apribile con una brugola. Come devo fare?

        1. Ok quindi faccio l,operazione su tutti o solo su quello con il problema? Le chiudo tutte e due poi apro solo quella a sinistra….poi la chiudo e apro quella a destra.. giusto? E tutti gli altri non li tocco?

            1. Ciao Stefano, sì…. l’efficacia del metodo sta proprio nel fatto di eseguire alla lettera tutti i passaggi suggeriti nell’articolo, che ti consiglio di rispettare per ottenere il massimo beneficio. A presto!

        2. Ciao Ivan
          Sto ristrutturando un locale e l’idraulico a utilizzato la mia vecchia caldaia perfettamente funzionante, 2 dei 5 termosifoni funzionano gli altri sono freddi, idraulico al momento mi ha lasciato cosi , perche aveva un problema famigliare, ma io non posso stare al freddo e ho provato a sfiatarli io, il problema e che i tubi al collettore sono tutti bolllenti, nonostante abbia provato a sfiatarli con tanta acqua uscita il massimo del risultato e che si sono riscaldati 2 etementi del termisifone su 6 , in piu si riscalda solo il tubo posto sotto al termosifone, cosa mi consigli
          Grazie per l’eventuale risposta
          Ciao

          1. Ciao Fabrizio, il primo consiglio che posso darti è quello di cambiare idraulico, perchè ti dico questo??
            Se si scalda il tubo sotto nel calorifero vuol dire che l’impianto è stato collegato al contrario e lasciare il lavoro a metà mi sembra a dir poco etico.
            Altro non saprei dirti se non verificando di persona… a presto!

    6. salve, ho seguito il procedimento alla lettera ma senza spegnere la caldaia altrimenti non avrei potuto controllare la pressione , però il termosifone non si riscalda..da cosa può dipendere? devo far sfiatare di più?
      grazie per l’aiuto saluti

      1. Ciao Lory, la prassi per eseguire lo sfiato è quella di spegnere la caldaia, questo perchè se la pompa continua a funzionare ti manda in giro l’aria e non riesci ad eliminarla completamente, eventualmente se devi lasciarla accesa sposta il selettore sulla funzione estate, cioè solo con produzione di acqua calda e ripeti l’operazione in quel calorifero.
        Se non ottieni risultati positivi puoi fare un’altra prova:
        – Riaccendi la caldaia in modalità inverno, assicurati che l’impianto stia funzionando.
        – Vai sul calorifero incriminato ed apri e chiudi più volte la valvola (maniglia posta in alto).
        – Lascia aperta la valvola superiore ed esegui la stessa manovra su quella inferiore.
        Se ci dovesse essere poco sporco la cosa si dovrebbe sbloccare così, altrimenti servirà un intervento più mirato.
        Se sei della zona di Milano e non riesci a risolvere il problema, puoi contattarmi a info@caldaiasemplice.com

        A presto!

    7. Ciao Ivan, io ho un termosifone che rimane completamente freddo a differenza degli altri che funzionano bene e aprendo la valvola di sfiato esce subito acqua. Tra l’altro è quello più vicino al collettore. Ho fatto uscire parecchia acqua aprendo prima solo la valvola termostatica e poi solo il detentore ma senza risolvere il problema. Hai qualche suggerimento utile da darmi? Grazie

      1. Ciao Angelo, purtroppo se sfiatando non hai risolto il problema, la causa potrebbe essere presenza di sporco nelle valvole che non permette la circolazione ottimale, ti consiglio di provare i suggerimenti che ho dato a Lory…. nel caso non dovessi risolvere e sei della zona di Milano puoi contattarmi a info@caldaiasemplice.com
        A presto!

    8. Ciao Ivan!
      Volevo solo ringraziarti per la tua guida! L’ho seguita scrupolosamente e ora ho risolto il problema di uno dei termosifoni di casa che faceva rumore di sgocciolio e si scaldava solo parzialmente!
      Grazie molte ancora!
      Raffaele

      1. Ciao Raffaele, mi fa estremamente piacere che tu abbia risolto il problema, la guida che ho realizzato aveva proprio l’intento di farvi riuscire dove molti altri hanno fallito o non hanno saputo come affrontare il problema e la tua testimonianza ne è una prova?
        A presto!

    9. buonasera a tutti, bell’articolo complimenti, vi pongo il mio problema….
      ho i termosifoni che dal nulla vanno al massimo senza motivo: temperatura impostata di 20 gradi e mezzo…prendono e vanno al massimo senza che vari temperatura etc…secondo voi cosa potrebbe essere, la caldaia è un unical, avrà sui 10 anni, controllata annualmente
      grazie cordiali saluti

    10. Grazie per il “trucco” che hai reso pubblico!
      Io ho un problema credo di aria nei termosifoni ma al posto di una caldaia ho una termostufa!
      Domani con calma e sperando in una giornata di sole spengo il generatore e provo la tua tecnica.
      Volevo solo chiederti come muovermi con la pressione. Al momento ho 2 bar…ma se scende causa sfiato…per ristabilire la pressione come posso fare? ??
      Riaccendono la termostufa questa in modo autonomo si riporta alla pressione giusta..oppure devo ricaricare l’impianto??? Nel caso l’operazione è piuttosto complessa in quanto devo procedere con un tubo acqua esterno come ha fatto il tecnico al momento dell’avvio.
      Ti ringrazio ancora per il supporto e complimenti per la condivisione.

      1. Ciao Nino, in merito alla tua richiesta non è possibile consigliare operazioni senza vedere l’impianto e capire le varie situazioni e esigenze, le decisioni sul tipo d’intervento devono essere fatte a seguito di una valutazione ben più accurata rispetto a quelli che possono essere i suggerimenti per risolvere alcuni problemi d’impianto, come quelli che ho deciso di divulgare nel blog.
        Spero tu possa capire perchè non vado oltre a suggerimenti attuabili da chi non è del settore.
        A presto!

    11. Buon giorno Ivan
      Ottime risposte A tutti complimenti e grazie per il tuo tempo che dedichi agli

      Ho un problema particolare impianto con caldaia e gas e termostufa con vaso espansione aperto
      Ho sostituito caldaia a gas e circolatore termostufa
      Ora la pressione dell’impianto non oltrpassa lo zero
      La produzione di acqua calda è regolare
      Accendo riscaldamento la pressione scende sotto lo zero e l’acqua non circola nell’impianto
      Con termostufa il circolatore parte ma l’aqcua non circola nell’impianto
      ?

      1. Ciao Giuseppe, non ho capito bene il problema, ma devo avvisarti che questo tipo di soluzioni non possono essere risolte qui, ma è necessario un intervento di persona per capire com’è fatto l’impianto e quali problematiche ha, anche perchè comunque sconsiglio vivamente alle persone di mettere mano agli impianti se non sono tecnici, il rischio è quello di fare danni, finchè si parla di manutenzione ordinaria va bene, ma per soluzioni tecniche servono altre strade ed in questo caso se sei di Milano possiamo sentirci. A presto!

      1. Ciao Saverio, tra le due soluzioni preferisco lo scambiatore di alluminio, meglio se combinato con silicio, questo per avere una migliore resa e resistenza, per quanto riguarda la sonda esterna, se abbinata ad una buona centralina ti permette di avere un ulteriore risparmi del 10-15%
        Per avere informazioni più dettagliate servirebbe un sopralluogo. A presto!

    12. Pingback: Riscaldare casa: le 5 regole per il benessere totale(anche delle tue tasche)

    13. Grandissimo articolo, ho risolto buona parte dei miei problemi però ho ancora due termosifoni che non scaldano bene.
      Alcuni dettagli sull’impianto:
      È un impianto a pioggia, i tubi passano nel controsoffitto.
      Ci sono degli sfiati esterni (appena cambiati).
      Sono stati spostati e aggiunti alcuni termosifoni a seguito di ristrutturazioni.
      La caldaia è nuova.
      I due termosifoni che mi danno problemi sono in serie (e lontani dalla caldaia)per cui ho immaginato che dovessi trattarli come fossero uno solo (quindi aprendo valvole e sfiati che li separano) e agendo sui due estremi come indicato nella procedura.
      Ho ripetuto più volte la procedura perché al primo tentativo non è bastato, anche se negli ultimi tentativi ho agito solo sui termosifoni incriminati (gli altri funzionano tutti bene) tenendo tutti gli altri chiusi sia per valvole che detentori.
      Ora sembra andare meglio anche se il calore nei termosifoni non è ancora perfettamente omogeneo.

      Avrei due domande, è necessario fare ogni volta lo sfiato di tutti i termosifoni dell’impianto?
      Visto che la pressione dell’acqua dalle mie parti è bassa ho fatto le operazioni tenendo il rubinetto della caldaia aperto (in questo modo la pressione non sale mai oltre 1,8) per evitare di fare decine di avanti e indietro e anche perché ho l’impressione che facendo sfiatate lunghe l’aria esca meglio. È un errore?tenere il rubinetto aperto può far rientrare dell’aria?
      Ancora grazie mille per i consigli!
      Rafael

      1. Ciao Rafael, le operazioni di sfiato vanno fatte ogni volta che ti accorgi della presenza di aria nell’impianto, che normalmente è maggiore quando esso si svuota e si riempie come nel caso di lavori straordinari, il fatto che tu abbia tenuto il rubinetto di carico aperto non è un problema, l’importante è che non salga troppo la pressione nell’impianto. Per i due caloriferi in serie è normale che abbiano una resa inferiore agli altri dato che l’acqua che li attraversa è ridotta del 50% quindi più di tanto non ci puoi fare nulla, l’importante è che si devono scaldare in maniera omogenea.
        A presto!

    14. Ciao Ivan….
      seguito passo passo il tuo tread ed eliminata aria dal circuito.. ora il mio problema non riguarda il “riscaldarsi” dei termosifoni, bensì di pressione…. mi spiego… la caldaia parte e funziona regolarmente da una pressione iniziale a freddo di 1.4 bar… poi dopo che l’impianto comincia ad arrivare alla temperatura prefissata di 60″ la pressione risulta salita a dismisura ed indica circa 2.8/2.9 bar ed ho trovato un po di acqua nel vano sottostante….
      invece solo con utilizzo sanitario pressione sempre regolare…
      fammi sapere consigli ….. Marco

      1. Ciao Marco, mi fa piacere sia riuscito ad eliminare l’aria seguendo le indicazioni, per l’aumento della pressione probabilmente il vaso d’espansione è scarico o bucato!

    15. Ciao, volevo chiederti un consiglio, abito in un appartamento, da un paio di mesi, con riscaldamento centralizzato, non spengono mai la caldaia, quindi non posso fare tutta l’operazione descritta. Lo scalda salviette prima funzionava a metà, ho fatto uscire l’aria, ha funzionato per qualche settimana, e poi nuovamente freddo, ho fatto uscire l’altra aria e funzionava, ora da qualche giorno non funziona più ma se apro la valvola non esce più aria ma solo acqua. Premetto che la prima acqua che è uscita era nera, adesso è pulita, solo che non funziona più completamente l’elemento. Cosa posso fare?! Grazie.

      1. Ciao Tiziana, da quello che mi dici potrebbe essersi fermato dello sporco nelle valvole che blocca la normale circolazione, per ovviare a questo problema potresti provare a chiuderle e riaprirle 2-3 volte in modo da smuovere i sedimenti, se questo non bastasse a ripristinare potrebbero essere le tubazioni intasate ma qui l’unico intervento efficace è quello di effettuare il lavaggio dell’impianto!?

        1. Ciao Ivan, ho fatto come mi hai suggerito e ho risolto il problema, sono stata fortunata si vede che lo sporco non era eccessivo. Ti ringrazio tantissimo. Ciao.

    16. Ciao Ivan, premetto di non capire un tubo di impianti idraulici e simili.
      In casa (con impianto centralizzato) ho 3 caloriferi: l’asciuga salviette del bagno funziona alla perfezione, mentre i caloriferi della cucina e della camera non funzionano quasi, solo il primo elemento di entrambi i caloriferi si scalda a dovere, gli altri sono via via sempre più freddi.
      Posso eseguire la tecnica da te descritta saltando il passaggio del rabbocco?
      Devo aspettare le ore in cui il riscaldamento centralizzato è fermo?

      Grazie Mario

      1. Ciao Mario, si esatto devi fare l’operazione ad impianto fermo come indicato nell’articolo, ed essendo centralizzato non devi preoccuparti del reintegro dell’acqua, dato che normalmente in centrale è presente il dispositivo di carico automatico.
        Tienimi aggiornato sui risultati, a presto!

    17. Ciao, complimenti per la spiegazione. Bello potersi ancora documentare su questi trucchi del mestiere.

      Io avevo già eseguito lo sfiato dei termosifoni che non si scaldavano completamente in maniera molto “casalinga” non essendo del mestiere, quindi aprendo semplicemente lo sfiato . Il problema era risolto fin tanto che non ho cominciato a sentire come acqua che gocciola dentro i termosifoni e ho rieseguito lo sfiato con il problema che ora ho la caldaia a 0.6 bar a freddo. Giustamente dovrei caricare acqua nel circuito ma (aiutandomi con il manuale) ho notato che il rubinetto di mandata dell’acqua dei termosifoni è già sempre aperto, pertanto non avrebbe senso agire su quest’ultimo per il reintegro. Il termostato, (caldaia Sime murale), ha un pulsante apposito per il riempimento in caso di allarme per mancanza di pressione. Effettivamente non so se posso azionarlo anche se la caldaia non va in allarme….

      Infine, avendo piano sotto e piano sopra con relativa valvola di zona (premetto che il problema si presenta solo al piano di sopra) mi è giunto un dubbio: se aziono il riempimento a caldaia spenta la valvola di zona sarà ovviamente chiusa e pertanto non potrà entrare l’acqua nell’impianto. E’ corretto o tralascio qualcosa?

      Grazie mille
      Mattia

      1. Ciao Mattia, normalmente la valvola di zona è comandata dal termostato, quindi anche se la caldaia è spenta ma il termostato chiama temperatura la valvola si apre ugualmente, al limite puoi controllare se si può tenere aperta manualmente, dopodiché carica l’impianto!?

    18. Ciao e grazie per le dritte ci proverò, perchè anche io ho un termosifone che non si riscalda assolutamente, il termoarredo del bagno, quello più lontano dalla caldaia. Pensavo di procedere come hai detto, solo per quello, però chiudendo prima sia i detentori che le valvole di tutti gli altri termosifoni, così da mandare la pressione solo a quest’ultimo. Mi chiedevo se posso riaprire tutti gli altri, dopo aver fatto fare lo sfiato a termoarredo incriminato, con la caldaia accesa, oppure devo spengerla prima. Ovviamente pressione a 1.5. Grazie.

      1. Ciao Marco, l’efficacia del metodo sta proprio nell’eseguire le operazioni nella giusta scaletta indicata, sia che il calorifero che non scalda sia 1 o 3, sparo numeri a caso. Questo perché l’aria deve completamente uscire dall’impianto, se così facendo non risolvi il problema è sicuramente un altro, ma in questo caso è necessaria un’uscita per individuarlo. Fammi sapere, a presto!

    19. Ciao ivan grazzie per il metodo e stato utile solo un prob.uno dei caloriferi non di 7 rimane completamente freddo l acqua scorre la procedura lo ripetuta due volte ma sempre lo stesso risultato puoi. Aiutarmi grazie

    20. Ciao grazie per l’articolo molto utile!
      Una domanda: nel mio caso quello che tu definisci detentore è sostituito da una valvol termostatica posta in basso, la quale chiusa esclude il termosifone singolo dall’impianto. Devo quindi chiudere tutte le valvole quando intendi tutti i detentori?
      Grazie mille in anticipo.

    21. Io ho qst problema…in serata spengo i termosfoni..alla mattina anomalia f37..pressione caldaia a zero…ho effettuato sfiato (pochissima aria)..ricaricato…mattina seguente stesso problema…verifico se qualche termo gocciola e niente…rifaccio procedura di spurgo…ricarico..i termo funzionano sempre correttamente.. e alla mattina fi nuovo pressione zero. P.S. 1 mese fa cambio scambiatore perche’ pressione alta.. si era forato.

      1. Ciao Alessandro, una volta fatta l’operazione di spurgo non devi più rifarla ma eventualmente integrare caricando l’impianto ma potrebbe essere anche il vaso d’espansione scarico, quindi sarebbe da verificare anche questo aspetto.

        A presto!

        1. Grazie…si ho chiamato il tecnico…verra’ a controllare il vaso d’espansione…dovrebbe essere quello…aggiornero’ situazione. Grazie ancora

    22. Ciao,
      L’impianto di casa mia a questo problema… in pratica quando accendiamo il riscaldamento sentiamo venire dalle condutture che portano l’acqua ai termosifoni dei crepitii. un amico idraulico mi ha detto che dipende dall’aria che è presente nelle tubature. Leggendo questo interessante articolo su come togliere l’aria dai termosifoni mi è venuto da chiederti se effettivamente il problema sia questo e se posso adottare questa procedura per togliere queste bolle d’aria . Grazie in anticipo per la risposta

      1. Ciao Paolo, potrebbero essere due fattori
        1) se è aria nell’impianto, eseguendo i passaggi indicati risolvi il problema…. garantito.
        2) se il primo punto non risolve il problema potrebbe essere colpa della pompa che ha una velocità elevata, risolvibile con la riduzione dei giri sulla pompa stessa, di solito hanno 3 velocità.

        Fammi sapere gli sviluppi, a presto!

    23. Buongiorno Ivan,
      ho un appartamento con riscaldamento centralizzato condominiale. Nessuno degli elementi presenti in casa è dotato di valvola di sfiato e, rispetto a tutti gli altri, ho il solo calorifero del bagno che rimane quasi freddo. Aggiungo che hanno la manopola per accendere o spegnere il calorifero più altre due valvole che si raccordano con i tubi condominiali, una a sinistra ed una destra (nel calorifero in bagno sono disposte al contrario).
      Come posso fare per provare a sfiatarlo e vedere se il problema è dell’aria all’interno?
      Ho smontato sia la manopola d’apertura ma dal perno che ho trovato, premendolo, non esce ne aria ne acqua. Ho smontato gli altri due raccordi, uno sotto ed uno sopra, che dovrebbero essere quelli che portano e fanno uscire acqua dal calorifero (entrambi con perno girevole tramite chiave a brugola) ma anche così, girandoli sia in un senso che in un altro non esce ne aria ne acqua, nemmeno pigiandoli. Spero di non dover allentare il dado di comunicazione con i raccordi visto che i caloriferi sono ancora quelli in ghisa e l’abitazione risale al 1960….
      Ti ringrazio per l’aiuto

      1. Ciao Fabio, se le valvole di apertura e chiusura del calorifero sono poste in basso, non hai la possibilità di sfiatare l’aria che si crea in alto, quindi l’unica soluzione sarebbe di aggiungere lo sfiato, se invece le valvole sono poste in alto il radiatore dovrebbe sfiatare mandando l’aria nella colonna centralizzata.
        A presto!

        1. Ciao Ivan, no c’è una valvola in basso ed una in alto. E’ un sistema strano, tant’è che si sono meravigliati anche gli operai che sono venuti a vedere quando ho imbiancato i caloriferi.
          Il problema sta nel fatto che non riesco a capire come poter procedere per sfiatare i caloriferi.
          Non c’è una vera e propria valvola di sfiato, hanno entrambe solo questo pernetto, che si vede solo svitando il cappuccio, che si avvita o svita con la brugola ma sia facendo un’operazione che l’altra non esce ne acqua ne aria; anche premendolo non accade nulla.
          Dici che l’unica operazione per sfiatare potrebbe essere quella di svitare la vite attaccata ai raccordi?

    24. Ciao Ivan, chiedo conferma su di un paio di cose: questa tecnica si può adottare anche per una caldaia a condensazione? Ed ho capito bene che lo spurgo va a fatto caldaia spenta e termosifoni freddi?
      Grazie per l’ attenzione
      Matilde

      1. Ciao Matilde, certamente, puoi farlo in qualsiasi impianto che presenti problemi d’aria, puoi anche evitare di aspettare che l’acqua sia completamente fredda, l’importante che la caldaia sia spenta!!

    25. salve, tutto abbastanza chiaro, la mia domanda è: le valvole dei caloriferi vanno chiuse tutte di tutti e poi man mano si procede allo sfiato e poi riapertura, oppure chiuderle e poi aprirle un termosifone alla volta ?
      Grazie anticipatamente.
      Saluti

    26. ciao Ivan….molto interessante il tuo pacchetto di consigli da cui ho capito che commettevo un pò di errori nello spurgare i caloriferi del tipo lasciare la caldaia in funzione mentre facevo questa operazione.
      il mio impianto è distribuito su tre livelli (cantina, piano terra e primo piano) e mentre la cantina e il pianoterra funzionano perfettamente, il primo piano è completamente freddo.
      il collettore del piano dove c’è una elettro valvola è caldo ma i caloriferi freddi. mi puoi dare qualche dritta? grazie.

      1. Ciao Giuliano, grazie innanzitutto per gli apprezzamenti, provo a darti due suggerimenti anche se situazioni di questo tipo vanno comunque sempre verificate in loco, controlla se la l’elettrovalvola funziona correttamente tramite un tester per capire se si apre, in alternativa puoi controllare che non ci sia aria nell’impianto essendo l’ultimo piano potrebbe essere anche quello, anche se tendo a credere che sia più un problema della prima soluzione.
        Tienimi aggiornato sugli sviluppi, a presto!

    27. Ciao Ivan ho letto il tuo articolo. Io vivo in un condominio con l’impianto centralizzato con i contabilizzatori, quindi non posso agire sulla caldaia centrale. Ho solo una caldaia per l’acqua. Ho un termosifone che mi rimane spento puoi darmi qualche altro consiglio utile?
      Grazie
      Alberto

      1. Ciao Alberto, puoi utilizzare gli stessi passaggi indicati nell’articolo, con la differenza che dovrai eseguire l’intervento quando l’impianto è fermo e NON funzionante….. fammi sapere se risolvi.
        A presto!

    28. Ciao Ivan, mi scuso in anticipo se scrivo qualche assurdità ma quello delle caldaie è un universo a me sconosciuto! Il mio impianto di riscaldamento è composto da una caldaia nuovissima e tre termosifoni: due sono collegati al solo impianto autonomo e alla prova della caldaia si sono riscaldati senza problema; il terzo invece è collegato da un lato all’impianto autonomo e dall’altro a quello condominiale. Alla prima prova dell’impianto autonomo il termosifone “doppio” (valvole del condominiale chiuse) si è riscaldato solo di due terzi; chiudendo gli altri due termosifoni si è riscaldato qualche altro elemento ma poi più nulla… La soluzione propostami è di aggiungere delle valvole di sfogo al clarinetto centrale (che io da ignorante non so se davvero mancano!!!!)ma a me non convince!!! Da quanto ho letto è facile che l’aria persisterebbe nel termosifone incriminato!
      Mi farebbe molto piacere ricevere la tua opinione!

    29. letto l’articolo molto interessante,
      ma ho un altro tipo di problema, effettuato lo “spurgo”
      un calorifero rimane freddo nella parte inferiore negli elementi lontani dal detentore
      come faccio?
      grazie

    30. Il primo passo dice “Vai al primo calorifero, apri solo la valvola superiore ed inizia a sfiatare…”
      quindi vuol dire che *tutti* gli altri caloriferi devono avere entrambe le valvole chiuse (valvola sup. e detentore). Corretto?
      Grazie!

      1. Ciao Ambrogio,
        si esatto, il procedimento devi rispettarlo seguendo queste indicazioni che trovi nell’articolo.

        Lascia che ti elenchi le operazioni che devono essere fatte, ma devi rispettare obbligatoriamente questo ordine:

        1) Spegni la caldaia ed aspetta che si fermi la pompa
        2) Chiudi la valvola e il detentore di tutti i caloriferi di casa
        3) Controlla che ci sia pressione nell’impianto
        4) Procedi con l’eliminazione dell’aria

        A presto!

      1. Ciao Daniela, per chiudere le valvole, qualsiasi esse siano, il movimento dev’essere sempre in senso orario, cioè verso destra.
        Fammi sapere come và!
        A presto.

    31. Ciao Ivan complimenti per il post, spero di risolvere il problema grazie al tuo aiuto.

      Ho un problema relativo ad un solo termoarredo di h=1,80 che non riesce a scaldarsi del tutto; metà parte verticale resta fredda (dista circa 8m dalla caldaia). Ne ho un secondo identico che non presenta problemi (dista circa 3m dalla caldaia).

      Il termoarredo si compone di 1 valvola, 1 detentore (purtroppo la brugola è stata rovinata e non si riesce a chiudere), 1 sfiato ed 1 tappo chiuso. L’impianto ha uno sfiato sulla tubazione che collega caldaia e centralina che convoglia i tubi di partenza/arrivo a tutti i termosifoni di casa.

      In passato ho eseguito un processo simile al tuo composto da 2 azioni separate temporalmente.
      1) Apertura termoarredo in questione, chiusura di tutti gli altri termosifoni ed accensione della caldaia; ho avvertito un rumore derivante da circolo d’acqua ed aria per circa 1 giorno fino alla scomparsa.
      2) Tutti i termosifoni aperti. Apertura dello sfiato del termoarredo con caldaia accesa e acqua in pressione per fuoriuscita aria ancora presente nel termoarredo (durata circa 10secondi fino alla fuoriuscita d’acqua).

      Ad oggi il problema sussiste ancora ma non posso eseguire il tuo procedimento per l’impossibilità di chiudere la brugola (valvola inferiore).

      Cosa mi puoi consigliare al riguardo?

      Ringraziandoti anticipatamente,
      Salvatore

      1. Ciao Salvatore, grazie per il tuo commento.
        Cosa estremamente importante, quando si eseguono operazioni di sfiato, la caldaia deve rimanere spenta.
        Questo perchè, altrimenti, la pompa continuando a funzionare continuamente manda in giro le bolle d’aria, che invece devono convogliarsi nei punti più alti, dove ci sono gli sfiati appunto.
        Fatto questo, dato che il detentore è bloccato, chiudi la valvola e procedi come descritto nel post….dopodichè la riapri e continui a sfiatare.
        Tutto sempre con caldaia spenta, attendi 10 minuti dopo lo spegnimento, prima di procedere con lo sfiato.

        Spero tu possa risolvere il problema, facci sapere com’è andata.

        A presto!

    32. Ciao Ivan,
      da giorni ero alle prese con un termosifone freddo. Sapevo che la causa era probabilmente una bolla d’aria, in quanto i tubi del mio riscaldamento autonomo corrono a tre metri di altezza e non sono dotati di valvole di sfogo. Gli anni scorsi sono sempre riuscito a sbloccare gli eventuali caloriferi freddi chiudendo la mandata degli altri ma quest’anno questo metodo non ha funzionato.
      Applicando il tuo metodo, al solo termosifone interessato, ho risolto il problema in pochi minuti!
      Desidero quindi ringraziarti per il prezioso suggerimento e farti i complimenti per la qualita’ delle istruzioni che fornisci sul tuo sito.
      Grazie e ciao, Giovanni

    33. scusa, ma perché la pressione durante le operazioni di sfiato dev’essere sopra allo 0? Da me in questo momento è proprio zero, e vorrei procedere allo sfiato. Poi sicuramente c’è bisogno di aggiungere acqua, quindi a quel punto la pressione salirà. Rischio di combinare danni?

      1. Ciao Claudia, l’impianto in pressione entro certi limiti non crea danni, puoi anche tenere la pressione a zero se non ti fidi, però devi avere necessariamente una persona fissa sotto la caldaia che tenga il rubinetto aperto per il reintegro dell’acqua, dato che tu sfiatando la fai uscire. Cosa più semplice, soprattutto se sei da sola ad eseguire l’operazione, è quella di caricare la pressione fino a 2 bar che non succede nulla e poi procedere con lo sfiato, quando il getto diminuirà notevolmente dovrai tornare a caricare, ti accorgerai che la pressione è tornata a zero.
        Spero di esserti stato d’aiuto, se così fosse puoi lasciare la tua testimonianza Qui

    34. Conoscevo, ma avevo completamente dimenticato, questa operazione che mi aveva insegnato un idraulico di vecchia scuola. L’articolo mi ha illuminato e applicata la procedura ho finalmente risolto l’annoso problema dell’aria. Spero che ora i rabboccHi di acqua saranno meno frequenti. Nella prima settimana ancora tutto ok: aria zero, pressione acqua costante e calorie (resa degli elementi) al massimo, tanto che ho dovuto abbassare il termometro della caldaia.

    35. l’articolo per lo sfiato è molto ben descritto, io però in casa ho un termosifone più alto degli altri, sfiato sempre quello e tutto si risolve, il mio problema è un altro; in montagna, con tutto il parentame, abbiamo un monolocale in un condominio, è già successo che si ghiacci il tubo più esposto al freddo, (anche se a me pare impossibile) comunque è già successo qualche volta sempre sullo stesso termosifone, e l’idraulico che ha ha smontato la valvola inferiore la trova perfettamente funzionante, parla esclusivamente di “tappo di ghiaccio”, e poi in effetti, dopo un giorno di riscaldamento acceso, anche il termosifone incriminato si mette a funzionare perfettamente. Ora io chiedo, non di può installare una pompa, che attraverso un termostato, faccia circolare l’acqua in modo che non ghiacci??? un grazie anticipato per una gradita risposta, saluti, Franco

      1. Ciao Franco,
        innanzitutto grazie per il feedback positivo, in merito alla tua domanda ci sta che se la tubazione è esposta su una parete mal isolata la possa ghiacciare, la conferma la si ha appunto dal fatto che durante il funzionamento poi si sblocca il funzionamento del calorifero in questione. Quello della pompa collegata ad un termostato può essere una soluzione nel caso tu abbia paura che il tubo a seguito del gelo possa scoppiare. Nelle case di montagne le soluzioni possono essere due: 1) se la usi sporadicamente nel periodo invernale l’ideale sarebbe scaricare la pressione sia dell’impianto di riscaldamento che dell’impianto sanitario, cioè chiudendo i rubinetti d’arresto e aprendo i miscelatori in bagno e sfiatando i caloriferi fino a che sparisce il getto in pressione. 2) se invece la usi spesso nel periodo invernale lasciare la caldaia accesa con il termostato in funzione antigelo, in modo che quando la temperatura in casa scende troppo la caldaia si attiva per innalzarla evitando il rischio gelo, ci sono poi dei cronotermostati sms che ti permettono di impostare la temperatura con il telefonino un paio di giorni prima in modo da trovare la casa già calda.

        A presto!!

    36. L’articolo non è ben scritto, non si capisce cosa e quando va chiuso o aperto, specifica bene “detentore”, “valvola” o “sfiato” ogni volta perchè così non è decifrabile…

      1. Ciao Giada,
        ti consiglio di rileggere bene l’articolo perchè è spiegato in tutti i passaggi le operazioni che devi compiere, rispettando le indicazioni che ti ho dato, altrimenti l’intervento non ti darà il beneficio desiderato.
        Fammi sapere nello specifico cosa non è chiaro.

        A presto!

    37. Ho un impianto termoautonomo realizzato da pochi mesi quindi caldaia nuova a condensazione installata sul mio terrazzo essendo all’ultimo piano le tubazioni (tubo multistrato) che vanno ai vari termosifoni sono stati fatti passare nel sottotetto , da quando ho iniziato a riscaldare il mio appartamento ogni 5/6 giorni devo aggiungere acqua per pochi secondi all’impianto per mancanza di pressione è possibile che dopo 3 mesi di funzionamento ancora ci sia aria nell’impianto ? credo che ogni volta che immetta acqua questa prenda il posto di una bolla d’aria anche perchè l’idraulico mi ha garantito che non ci sono segni di perdite.
      P.S. – premetto che nelle tubazioni nel sottotetto non ho verificato se formano dei saliscendi che potrebbero intrappolare delle bolle ma l’idraulico che ha realizzato l’impianto mi ha garantito che ha installato uno sfiato automatico.
      Con il sistema che hai spiegato potrei riuscire a eliminare il mio problema di ripristino pressione ? sempre che il problema sia presenza d’aria anche perchè non mi sembra di riscontrare presenza di zone fredde nei termosifoni se non in uno alto 2 mt che nella parte bassa primi 15 cm e leggermente meno caldo.
      Grazie e scusa per la lunghezza del commento

      1. Ciao Oscar,
        il metodo che ho descritto nell’articolo è il sistema più efficace per eliminare l’aria nell’impianto, più che nei caloriferi stessi, proprio nelle tubazioni.
        Sicuramente un controllo visivo delle linee per verificare che non ci siano salite e discese che possono accumulare aria va fatto.
        Un altro problema che può determinare cali di pressione, dopo aver fatto il controllo che ti dicevo, è la verifica della carica del vaso d’espansione che dovrebbe essere di 1,5bar circa, altrimenti l’acqua che continui a caricare finisce proprio lì dentro, questa verifica va fatta da un centro assistenza, idraulico o manutentore serio.
        Se sei della zona di Milano scrivimi in privato a info@caldaiasemplice.com con i tuoi riferimenti, in modo da poterti aiutare a sistemare la cosa.

        A presto!!

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